Stipulare un’assicurazione specifica e calibrata per il tipo di viaggio che abbiamo in mente non è affatto superfluo ed è da prendere in seria considerazione: rende il viaggio più sereno e rilassante e può risultare davvero decisiva in alcune situazioni. Tanto più il viaggio è complesso e avventuroso tanto più risulta necessaria. Infatti, contrariamente a quanto si pensi, avere una copertura non è roba da vecchi turisti da villaggio vacanze. Riflettendoci un po’, quanto più il viaggio è “organizzato” tanto più sarà presente una o più forme di copertura assicurative e di assistenza a distanza. E’ un elemento tipico incluso nei cd. “Pacchetti di viaggio”. E’ proprio quando si acquisisce una certa esperienza e si comincia a fare viaggi fai-da-te, anche assai complessi, che ci si confronta con questa problematica. Le domande sono sempre le stesse “e se perdo la coincidenza aerea?” “e se succede qualcosa durante quella escursione nella jungla con la guida locale” “se faccio un incidente col fuoristrada preso a noleggio in Patagonia?” “Se mi faccio male in immersione?”. Non fatevi fuorviare dai “machi” e dalle “barricadere” che vi dovessero dire che è inutile; chi dice così è perché ha viaggiato poco ed in luoghi poco problematici oppure è stato estremamente fortunato. Chi ha viaggiato tanto, specie in posti remoti e disagiati, sa bene l’importanza di una specifica copertura assicurativa. Gli inconvenienti che possono capitare sono tanti: dal morso di un animale o insetto, una malattia improvvisa, una caduta, un incidente in auto o su un TUK TUK in Asia (e chi li ha presi sa che non è tanto impossibile avere incidenti con quei trabiccoli auto costruiti) può trasformare un viaggio in un incubo per voi e il/i vostri compagni di viaggio. Dato per acquisito che vogliamo farla, cosa dobbiamo scegliere e chi ci dobbiamo rivolgere?
Come scegliere la polizza e che caratteristiche deve avere.
Non è semplice districarsi nel complesso mondo delle Compagnie assicurative. Non sapendo da parte di chi arriva il giudizio (cioè se persona esperta oppure interessata a consigliare quella compagnia), non basatevi sulle valutazioni reperite in rete e valutate invece bene il contratto di polizza. Anche se sembra complicato, ci sono elementi che possono dare qualche informazione utile a valutare l’affidabilità del venditore e la bontà del prodotto assicurativo.
La polizza nella sua stesura deve risultare chiara e comprensibile anche a persone non esperte della materia. Se avete bisogno di un avvocato per capirla, allora non va bene. Deve contenere indicazioni chiare sul costo del premio, franchigie (tetto minimo di non risarcibilità) presenti, rischi coperti, modalità di indennizzo etc. Di sicuro non sono segni di affidabilità clausole ambigue, che contengono affermazioni condizionali, o rinvii ad altre parti dell’accordo etc. Quanto più il contratto è lineare e comprensibile tanto più sarà affidabile il prodotto. Anche la pagina on line è indicativa in tal senso anticipando i contenuti dell’offerta. Più sarà chiara e più difficile sarà avere sorprese.
Non è solo la forma, ma soprattutto il contenuto della polizza a dirci quanto affidabile sia la compagnia. Un contratto di assicurazione che presenta molte esclusioni, più clausole dal contenuto vessatorio, è indice di una compagnia poco affidabile.
Anche la modalità del rimborso, va considerata: SI all’anticipo delle spese, NO al rimborso.
Le modalità della gestione delle emergenza sono un indice da prendere in considerazione. Quindi procedure chiare, rapidità e più opzioni a disposizione, priorità ad operatori che parlano lingua italiana saranno le garanzie di un assistenza reale e non solo virtuale.
Anche se il costo del premio non è sempre un elemento decisivo, di base le compagnie migliori e più affidabili costano di più. Ma come individuare un gruppo assicurativo di qualità e affidabile?
Attraverso un ultimo, ma non meno significativo, elemento: la solidità in termini di notorietà, solvibilità e reperibilità. Se la solidità è in qualche modo raffrontabile avendo riguardo al capitale sociale versato e anche dal numero di anni di presenza sul mercato assicurativo (notorietà), non può dirsi facile valutare gli altri aspetti.
A tal proposito, è importante che la compagnia abbia una sede in Italia? Questo è un problema reale dovendo valutare l’affidabilità delle tante compagnie straniere, spesso colossi multinazionali, che si sono affacciati sul mercato italiano.
A mio parere il problema non riguarda la fase legale, per via delle varie protezioni concesse dalla legge al consumatore (divieto clausole vessatorie, foro del consumatore etc.), ma quella successiva del recupero effettivo delle somme, qualora si debba fare una difficile, costosa e incerta esecuzione del titolo in una nazione straniera.
L’uso dei moderni strumenti informatici, il notevole allargamento territoriale offerto dalla rete, la cd. Contrattazione a distanza ha comportato una serie di problemi notevoli dal punto di vista giuridico: quale giurisdizione e quale normativa si applica ai contratti conclusi on line, dove e come si perfeziona il contratto etc. Non è questa la sede più adatta per affrontare tali complesse problematiche, e rimandiamo al nostro approfondimento sui contratti di viaggio. Qui, vale solo il discorso sul richiamo all'attenzione massima sulle clausole del contratto, anche quelle che prevedono arbitrati, fori al di fuori del territorio italiano, applicazione di sistemi giuridici stranieri (la cd. clausola di rinvio “per quanto non previsto nel presente contratto, sarà applicabile ...”).
Il rischio coperto dalla assicurazione di viaggio
Abbiamo visto gli indici negativi di una polizza, ma adesso dobbiamo valutare cosa deve contenere e cosa in effetti contiene normalmente una “polizza viaggio”
La Polizza di Viaggio è un'assicurazione che il viaggiatore stipula a copertura di problemi che dovessero sorgere in connessione causale con il viaggio. Essa può avere un contenuto standard o più esteso, specifico per determinate attività inconvenienti, limitato all’arco temporale del viaggio oppure per un tempo più lungo (1 anno ad esempio). Solitamente l’assicurazione di viaggio copre per la durata del viaggio: le spese mediche, le spese per un eventuale rientro in patria dell’assicurato o dei suoi familiari per svariati motivi (sanitari, familiari, calamità naturali, eventi terroristici etc), rimborsa le spese di prima necessità in caso di ritardo nella consegna del bagaglio da parte della compagnia area, se previsto rimborsa i danni per la perdita del bagaglio, le spese legali che dovessero rendersi necessarie (ad esempio incidente d'auto).
Normalmente sono previsti una franchigia, che ricordiamo è una somma variabile che non viene rimborsata cioè viene detratta dalla somma da indennizzare ex contracto, cioè in maniera automatica, ed un massimale, cioè il tetto entro il quale si ha diritto all’indennizzo a prescindere dall’entità del danno. Franchigia e massimale sono oggetto di contrattazione e valutazione personale.
Oltre le previsioni standard, le polizze possono essere arricchite da tante diverse opzioni in base anche alle esigenze del viaggiatore. Una tra tutte, la clausola “annullamento viaggio” che dà diritto al rimborso in caso di impedimento alla partenza; il rimborso sarà totale o parziale a seconda del tipo di assicurazione stipulata. Normalmente la parzialità dell’indennizzo è graduale, aumentando quanto più si avvicina il giorno della partenza.
Esistono, poi, polizze che coprono specifiche attività come ad esempio le assicurazioni sulla attività subacquea. In questo campo è il DAN (Dive Alert Network) a farla da padrona. Ci sono polizze su misura di ogni esigenza: sportive, professionali, di vario livello definite Bronze, Silver e Gold, polizze family etc. Anche qui, attenti alle esclusioni ed alla operatività della Polizza che ha come presupposto base l’immediato Alert della centrale rischi che per il DAN è una rete mondiale di esperti, pena la perdita del dritto all’indennizzo di molte ed importanti voci di spesa. Il DAN vuole e deve gestire l’emergenza in prima persona.
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