GRAND HOTEL TERME

Sorto nel 1960 alle pendici del parco Nazionale del Cilento, era un albergo dall’elevato comfort considerata l’epoca e dotato di tutti i servizi. Disponeva di 215 posti letto, con camere singole o doppie disposte su sei piani, tutte con bagno, aria condizionata, TV, telefono con linea diretta.  La struttura presentava sale lettura e tv, sale conferenze, un cinema teatro, un ristorante bar, campetto di calcio, campetto di bocce, un giardino con ruscelli di acque termali. Aveva sempre animazione a tema e risultava particolarmente frequentata ed apprezzata. Tanti i personaggi famosi che qui sono stati ospiti o si sono esibiti: Gianni Morandi, Domenico Modugno, Patty Pravo, Lucio Dalla, Adriano Celentano, Alighiero Noschese, Gino Bartali. Ha ospitato anche una tappa del giro d’Italia. 

L'ALBERGO COME ERA. UNA BROCHURE DELL'EPOCA. LUCIO DALLA E GIANNI MORANDI


Il complesso termale è sorto agli inizi degli anni ’70 grazie ad un magnate locale e beneficiava delle locali sorgenti di acque definite come: “oligominerale fredda, per la sua composizione. Tra le patologie curate rientravano affezioni delle vie respiratorie, riniti ipertrofiche, laringofaringiti, sinusiti, otiti, bronchiti, affezioni reumatiche e malattie dermatologiche. Numerosi anche i servizi offerti, tra cui bagni, fanghi, inalazioni, aerosolterapia, irrigazioni e saune.” Due Piscine termali terapeutiche panoramiche, una più piccola per bambini, con spazi attrezzati completavano la struttura termale.

Nel tempo, il complesso è andato gradualmente in crisi, fino a diventare un bel ricordo per coloro che hanno avuto la possibilità di viverlo oppure una pura suggestione per chi ne ha soltanto sentito parlare. Ora rappresenta un mesto relitto di un’epoca che fu e che non tornerà più. Sia l’albergo che le terme sono in condizioni critiche. Un saggio fatto attorno al pilastro del ristorante ci fa intuire che la struttura abbia avuto anche qualche serio problema strutturale. La grande Hall con gli specchi e la portineria presentano uno strano stillicidio dai soffitti, come se ci fosse una perdita cospicua di acqua o un allagamento al piano superiore. Il grande e bel bancone di legno con la rastrelliera per le chiavi delle stanze è ancora al suo posto, ma le chiavi non ci sono più. Ci sono, però, quelle di servizio appese in direzione ad un pannello di legno con ancora le relative targhette. Due cabine telefoniche di legno (i telefoni non ci sono più) erano a disposizione dei clienti sul lato destro della reception, dove ci sono i bagni delle donne. Il piano inferiore dove c’era la fangoterapia è ridotto ad un cumulo di macerie, non vale la pena scenderci.

Il grande bar ristorante, che dall’esterno corrisponde a quella struttura semicircolare, al primo piano è in buono stato; c’è ancora il forno delle pizze ed una bellissima vetrata che si affaccia sulla provinciale e sul complesso termale dall’altro lato della strada. Salendo ai piani dell’albergo, le scale hanno ancora il rivestimento di panno rosso. Le stanze, purtroppo, sono tutte sostanzialmente prive di mobilio; hanno solo i lampadari e gli armadi a muro. I bagni mostrano ancora oggi una certa eleganza nei rivestimenti. 

LA GRANDE HALL DEL PIANTERRENO CON LA RECEPTION E LA DIREZIONE

LA CUCINA ED IL BAR RISTORANTE

LE STANZE AI PIANI

Anche se non è rimasto moltissimo da vedere, questa struttura è sicuramente di grande fascino, per la storia che è ancora possibile percepire, intrappolata tra le mura, e per la bellezza della natura circostante. L’abbiamo visitata in una assolata quanto gelida giornata invernale, con i circostanti rigogliosi boschi ammantati di candida soffice neve, a fare da sfondo a questo pezzo di mondo che malinconicamente scompare. Sulla montagna in alto, come un nume tutelare, veglia su di lui il centro abitato.

 

L'esplorazione è stata fatta nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.


TAG: #essere_altrove #urbex_campania #urbex #urbexphotography #esserealtrove #urbexcampania #decay #abandoned #abandonedworld #abandonedplaces

 

 

CONDIVIDI SU