TIPOLOGIA: albergo con impianti sportivi
STATO DEI LUOGHI: fatiscente
MOTIVI ABBANDONO: crisi economico finanziaria
ACCESSO: facile
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Questo grande albergo, un tempo noto ritrovo di un turismo anche internazionale, è il paradigma di tutte le occasioni perdute della nostra regione. Questa zona montagnosa dell’Irpinia, a forte vocazione turistica, sta lentamente sprofondando nel vortice dell’abbandono, una spirale in cui la recente crisi dovuta al covid ha solo una piccolissima parte. La crisi arriva da molto lontano, lenta, inesorabile. Si sarebbe potuto fare di questo luogo un’attrazione turistica florida come è capitato in altre parti. Sono nati tanti nuovi sport e nuovi modi di vivere la montagna, che avrebbero ovviato alla stagione sciistica sempre più breve e precaria dovuta al sempre più scarso innevamento, costituendo una valida offerta alternativa. Un territorio che offre tanto, boschi e sentieri meravigliosi, fauna e flora abbondante, prodotti della terra e cucina di alta qualità. Invece, la sensazione arrivando in questa valle è proprio quella di una Ghost Town.
L’Hotel, dal sapore vintage, è stato con ogni evidenza preda di vandali ed è stato anche devastato da un incendio doloso che ne ha sfigurato in buona parte il pian terreno. Chi si avventura in questo gigante di cemento, si immergerà in un’atmosfera surreale. Tutto è greve e immobile, ma l’albergo è anche animato da tanti inquietanti rumori che lo fanno assomigliare ad una dimora di una dimensione sconosciuta, animato e vissuto da presenze non umane.
Dotato di garage per gli ospiti, il pianterreno era occupato in gran parte dalle grandi cucine del ristorante, dalle sale da pranzo con grandi camini, dal bar, dalla portineria e sala convegni.
Le pareti di legno bruciate creano dei rilievi surreali, le sedie contorte e i mobili deformati dal calore completano il panorama lunare di questa parte dell’hotel. Una cabina telefonica completamente arrugginita se ne sta in un angolo, dietro uno dei banconi della grande portineria. L’albergo era su tre piani ed aveva 56 camere. Lo completavano una bella piscina, un campo da calcio, uno da tennis ed un campo da bocce che permettevano ogni genere di svago anche agli ospiti che non uscissero all'aperto.
Lasciamo il pianterreno e ci inerpichiamo sulla spettrale scala che si perde nel buio dei tre piani. I corridoi e le stanze dei piani superiori sono in discreto stato se si paragonano col pianterreno. Gli arredi delle stanze e dei bagni ci sono ancora. La parte superiore dell’albergo non è stata interessata dall'incendio, con l’unica eccezione degli ascensori che mostrano i segni del fuoco. Probabile che la tromba dell’ascensore abbia funzionato da camino di tiraggio per il fuoco, che poi fortunatamente non si è propagato all'esterno.
Dopo aver visitato i piani dell’albergo, andiamo a vedere la piscina. E’ una visione decisamente malinconica: le grida dei bagnanti e l’acqua azzurra sono stati sostituiti da una palude verdastra in cui nuotano insetti e girini, che conferiscono un aspetto.
L'ALBERGO COME ERA. Una vecchia brochure trovata nell'hotel e scampata all'incendio mostra la struttura in piena attività. Le foto risalgono ai primi anni 80
OGGI
IL PIANTERRENO
LE CAMERE
LAVANDERIA E SOTTERRANEI
LA PISCINA
IL PARCO IL CAMPO DI BOCCE
IL RETRO
VIDEO
video STUDIO NUBES per Urbex Campania
Il video realizzato dal GR.I.P.TA Gruppo indagini paranormali Taranto
L'esplorazione è stata fatta nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato.
IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.
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