IL CONVENTO DELLE OSSA

Questo grande convento francescano del XVI sec. è una bella testimonianza dell’architettura religiosa del tempo in terra di lavoro. Da anni in completo abbandono ed in precario stato di conservazione, mostra ancora i segni del suo antico splendore a chi vi si avventura all’interno. Il grande chiostro, invaso da una lussureggiante vegetazione, ha ancora parte degli stucchi mentre le volte scarnificate forse un tempo erano impreziosite da colorati affreschi. Sui quattro lati del chiostro si affacciano ambienti di servizio del convento, quel che rimane di un’antica cucina e di una sorta di lavanderia. Ancora cappelle private, congreghe e luoghi di sepoltura, e tante lapidi sepolcrali impilate lungo i muri scarniti mostrano come questo sia anche una sorta di antico cimitero, con tantissimo spazio dedicato alle sepolture. Rammentiamo che questa era la regola prima dell’editto di "Saint Cloud", con cui Napoleone proibì le sepolture entro le mura cittadine e nelle chiese. Le famiglie facevano a gara ad accaparrarsi una cappella, uno spazio in luoghi sacri come chiese e monasteri. Nella semioscurità di alcuni ambienti compaiono ceste con oggetti di culto: crocifissi, lucerne, aste e teche porta lumi da processione, vasi per fiori. Dal muro rotto di una delle congreghe si riesce ad accedere ad una grandissima chiesa, piuttosto malridotta, senza nemmeno più il pavimento e con tutti i pozzetti sepolcrali della navata ormai a nudo. Questa lunga serie di pozzetti mostrano anche resti umani. Con raccapriccio scorgiamo molte ossa umane, femori e tibie insieme a pezzi di vecchie lapidi su cui camminano strani insetti e scorpioni. I piani superiori sono inaccessibili; già dalle scale, invase da macerie, si vedono segni di crolli. 

Esplorare questo luogo ci ha regalato grande emozione; un luogo sacro, scarnificato dal tempo e dall’incuria. Come una enorme clessidra, la sua polvere scandisce i secoli che ci dividono dal passato e quelli che il futuro ancora ci concederà.

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.

 

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