Il cinema teatro Centrone prende il nome del suo fondatore, Leonardo Centrone. Inaugurato nel 1947, realizzato in stile liberty su progetto di un architetto tedesco, fa bella mostra di sé su Via De Gasperi. Molto elegante e dalle forme singolari, ha una facciata asimmetrica con due volumi laterali che sporgendo simili a torri fanno sembrare il Centrone un piccolo castello. Al centro c’è l’ingresso con un bel portone squadrato in legno massiccio, sormontato da un terrazzamento di forma esagonale che poggia su due colonne. Infine, un grande finestrone dalla forma bizzarra, in alto al centro, sembra un rosone e conferisce al teatro l’aspetto di una antica chiesa.
Il centrone è stato in attività per 43 anni sia come cinema che come teatro. Si sono esibiti qui artisti come: i New Trolls, De Gregori, Ron, i Cugini di Campagna, Riccardo Cocciante, Domenico Modugno. Sono stati rappresentati molti spettacoli, di ogni genere, persino sceneggiate di Mario Merola. Come per altri grandi cinema teatro, la crisi innescata dalla diffusione dei videoregistratori, del noleggio dell’home video, ed in generale del cinema inteso come luogo di aggregazione, unita agli elevati costi di gestione hanno finito per fare chiudere i battenti al Centrone nel 1990. Sono, dunque, più di trent’anni che il Centrone è chiuso.
Venite ora con noi dentro questo affascinante struttura. Dentro è buio e ci vogliono molti faretti per fare riprese e foto. Appena entrati, c’è subito la biglietteria sulla destra, passata la quale si entra nel grande Foyer, ai cui lati ci sono le scale per andare ai due piani superiori. Attraversata la sala c’è ancora il bancone della buvette appena prima di entrare nella platea attraverso le pesanti tende di pelle marrone scuro. Il teatro è davvero grande; poteva infatti contare su 2000 posti a sedere tra platea, file di palchi laterali e gallerie superiori. È ingombra sul fondo e nei corridoi laterali sotto i palchi di scatoloni polverosi e tantissime “pizze” imballate. Le originali sedie di legno numerate in platea non ci sono tutte. Molto elegante il palco con una bella mantovana e drappeggi rosso sangue che danno un piacevole contrasto con il blu avio del rivestimento del palco e dei parapetti dei palchi. Chiude la visione l’alta volta del soffitto chiaro, rivestito di pannelli di materiale insonorizzante.
Dal palco si accede alla zona sottostante occupata dai camerini e dai servizi per gli attori e attraverso delle alte scale di ferri a muro si accede alla zona dei riflettori e delle scene dove in mezzo alle tante corde tese e ai contrappesi dei fondali scenici si gode di una bella vista e si possono fare belle immagini.
Tornando invece indietro, dalle scale laterali si arriva ad una piccola saletta di proiezione più moderna, la “sala Italia”, dagli sgargianti colori blue e rosso con 150 posti ed infine alle gallerie superiori da cui si gode una vista complessiva di questo monumentale cinema. In una saletta buia ci sono alcuni tavoli da imbobinamento ed una moviola. Una grande emozione ce la regala il grande proiettore, un prezioso Prevost.
LA SALA ITALIA
IL VECCHIO PROIETTORE PREVOST ED UNA "MOVIOLA" - LA GALLERIA SUPERIORE
L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato.
IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.
Treespassing private properties is both illegal and dangerous.
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