TENTAZIONE ROSSA

Si chiama TENTATION ed è situato proprio dove non ti aspetteresti di trovare un posto del genere, nascosto in una curva di una strada ai margini di un piccolo paese della provincia di Salerno. E possiamo solo immaginare cosa abbia provocato la sua comparsa, in una realtà fatta di duro lavoro agricolo,  tradizioni radicate, religiosità popolare avvolgente che investe anche l'etica della vita civile. Pensando alle ragazze che qui hanno regalato brividi e qualche attimo di trasgressiva felicità, ci è venuta subito in mente la storia di “Bocca di Rosa”. E, chissà perché, di questo Strip bar- bowling non è rimasta traccia alcuna. Nessuna notizia, di nessun genere. Abbiamo sperato che, esplorando, avremmo avuto qualche risposta; tuttavia, il locale, assolutamente eloquente per quello che fosse la sua natura, è totalmente privo di elementi che ne possano facilitare l’identificazione della storia, delle persone che lo hanno aperto e gestito. Non sappiamo ancora quando sia stato aperto, quando ha chiuso i battenti e perché.

Entrate con noi in questo piccolo angolo di perdizione, in questa capsula di lussuria mimetizzata in provincia. 

BIGLIETTERIA

 Il nome che campeggia sulla parete, “la tentazione”, è già un invito a provare ad entrare e, per farlo, c’è da districarsi in una selva di piante selvatiche che hanno invaso le scale di accesso quasi oscurandole. La porta principale è ormai deformata e bloccata, ma l’accesso è facilissimo dalla piccola biglietteria sulla sinistra.

Dentro, un grande ambiente tutto in penombra, ma una volta illuminato con le torce si accendono i colori violenti del blu elettrico e del rosso. Nessun dubbio sul target del locale, come da palco con asta da Pole dance circondato da specchi. Ai lati, scalette che portano ad una balconata che doveva essere piena di divanetti, salette e salottini così come in basso. In fondo un bizzarro bar semicircolare. Casse di spumante Ferrari sono accatastate sul pavimento.

Sulla sinistra una porticina sormontata da una tenda rosso accesa da accesso al privé illuminato da neon a luce rossa: un corridoio stretto di colore blu chiaro con tre piccoli loculi nascosti da tende rosso accesso, con dentro un divanetto ed un tavolino. C’è anche un bagno con due cabine doccia. Nessun dubbio su cosa si facesse qui.

Non siamo riusciti ad accedere alla pista da bowling che si intravede da una fessura nella parete; accessibile invece il locale del grande e complesso macchinario che gestisce il recupero ed il riposizionamento dei birilli sulle piste. 

Di più per il momento non siamo in grado di raccontare e, se sapremo qualcosa di più, vi aggiorneremo.

Continuate a seguirci e buone esplorazioni a tutti.


IL BAR

IL PRIVE'


IL BOWLING

 

L'esplorazione è stata fatta per un tempo davvero breve, nel rispetto dei luoghi e degli eventuali cartelli di divieto presenti. Nessuna intrusione in luoghi protetti da chiusure, barriere, cancelli o in presenza di divieti è stata fatta. Nulla è stato toccato e/o prelevato. 

 

IL PRESENTE ARTICOLO NON COSTITUISCE IN NESSUN MODO UN INVITO O UN INCORAGGIAMENTO ALL'ESPLORAZIONE. I LUOGHI SONO FATISCENTI E PERICOLOSI. CHI LO FACESSE, SE NE ASSUME OGNI CONSAPEVOLE RISCHIO. AD OGNI BUON CONTO RICORDATE SEMPRE LA REGOLA "LEAVE ONLY FOOTPRINTS AND TAKE ONLY PHOTOS", LASCIATE SOLO IMPRONTE E NON PRENDETE NULLA SE NON IMMAGINI.